La Svizzera, isola della longevità

Negli ultimi decenni la speranza di vita in Svizzera è aumentata in maniera costante, fino a collocarsi oggi ai vertici assoluti nel raffronto internazionale, davanti alla maggior parte dei Paesi europei. Per vivere il più a lungo possibile in piena salute dobbiamo saperne di più sul nostro corpo, imparare a gestire le paure e impostare il nostro stile di vita nell’ottica di una maggiore longevità.

Testo: dear creative, illustrazione: Andreas Samuelsson

Nelle graduatorie internazionali dell’aspettativa di vita la Svizzera si colloca ormai da tempo in posizioni di vertice, addirittura al secondo posto assoluto a livello mondiale secondo i ranking dell’OMS e dell’ONU. Ciononostante i risultati del «Sanitas Health Forecast 2024» rivelano che chi vive in Svizzera mantiene un eccessivo scetticismo circa la stima della propria aspettativa di vita: in media si attendono infatti di arrivare a 85 anni, mentre secondo i dati dell’Ufficio federale di statistica (UST) questa soglia è stata superata già nel 2022 perlomeno dalle donne con un’età media di 85,5 anni. Soltanto una minoranza delle persone intervistate (29%) crede poi di avere una speranza di vita di oltre 90 anni, ovvero il livello pronosticato dall’UST per il futuro prossimo. In questo caso le differenze a livello regionale sono tuttavia notevoli: in Ticino quasi la metà delle persone interpellate (segnatamente il 41%) pensa di poter arrivare a 90 o più anni, mentre nella Svizzera tedesca questa convinzione è condivisa soltanto dal 26% delle persone e nella Svizzera occidentale dal 33%. È interessante notare che in Ticino vive effettivamente la stragrande maggioranza dei centenari della Svizzera.

Il Ticino è la «zona blu» della Svizzera?
Con 42 centenari e ultracentenari ogni 100 000 abitanti, in Ticino vive quasi il doppio dei «centenarians» rispetto al resto della Svizzera; secondo i dati dell’UST, la media nazionale si attesta infatti a 22. Lo studio «Sanitas Health Forecast 2024» rivela che nella Svizzera italiana il raggiungimento di un’età veneranda assume peraltro una valenza di maggiore rilievo rispetto al resto del Paese: per il 59 percento delle persone intervistate in Ticino è importante raggiungere un’età avanzata, mentre nella Svizzera tedesca tale auspicio è condiviso soltanto dal 42 percento e nella Svizzera francese dal 44 percento.

Invecchiare non è un piacere per tutti
All’atteggiamento di scarso ottimismo a livello di aspettative nella Svizzera tedesca e in quella romanda si aggiunge anche una certa apatia verso l’idea stessa di invecchiare. Interpellata direttamente, oltre la metà delle persone consultate (56%) non è contenta di invecchiare, e meno del 40 percento degli under 45 si sente preparato a dovere. Anche in questo caso le differenze a livello regionale sono tuttavia notevoli: in Ticino un’ampia maggioranza (65%) pensa con gioia alla prospettiva di invecchiare, mentre nella Svizzera tedesca ciò accade solo per il 44% delle persone e nella Svizzera romanda addirittura soltanto per il 40%. 

In Svizzera sulla vecchiaia sembra quindi gravare ancora una connotazione negativa. Di più: mentre in altre culture (si pensi al Giappone) le persone anziane vengono trattate con estremo rispetto, qui da noi i rappresentanti della terza età sono poco amati. Soltanto un terzo circa delle persone interpellate (35%) afferma che in Svizzera gli anziani godono di una considerazione elevata. Anche in questo caso pesano le differenza regionali: mentre nella Svizzera romanda oltre la metà delle persone intervistate (53%) giudica il riguardo delle persone anziane come alto o molto alto, nella Svizzera tedesca solo il 29% condivide questa opinione. 

Ciononostante tutti concordano su cosa renderebbe più attraente l’incedere degli anni: per tutti il bene più importante nella terza età sono la salute fisica (54%) e quella mentale (43%). Ma sussiste ancora grande incertezza su cosa occorre fare per vivere il più a lungo possibile in piena salute. 

Una speranza di vita sana più lunga richiede una rivoluzione nello stile di vita 
Oltre al superamento della paura esistono ulteriori importanti leve per una vita lunga e in salute, e le persone in Svizzera le conoscono decisamente bene. Alla domanda su quali siano i principali fattori che influiscono sulla loro speranza di vita personale, la maggior parte cita gli aspetti che conosciamo dalla teoria delle «zone blu»: esercizio fisico regolare (88%), equilibrio interiore (87%), alimentazione sana (86%) e buoni rapporti familiari (80%). 

Da ciascuno di questi fattori scaturiscono poi altri aspetti interessanti: l’89% delle persone interpellate non conosce soltanto l’importanza di camminare in modo regolare e consapevole per vivere il più a lungo possibile in piena salute, ma sei persone su dieci ritengono altresì che le giornate lavorative trascorse in prevalenza seduti in ufficio esercitino un’influenza negativa sull’aspettativa di vita. Per quanto concerne l’alimentazione, salta all’occhio che un’ampia maggioranza sceglie opzioni più salutari, ma che non sempre le rinunce sono semplici: il 98% delle persone interpellate consuma regolarmente zuccheri e il 61% non ha ancora mai provato a rinunciarvi del tutto. 

Sul versante delle relazioni sociali si nota che soprattutto la generazione più giovane (ovvero il 58% delle persone di età compresa tra i 18 e i 29 anni) ritiene che il proprio stile di vita sano (o meno sano) sia fortemente influenzato dal proprio ambiente sociale. Le persone in Svizzera credono infine che a esercitare un’influenza notevole e da non sottovalutare sulla speranza di vita sia anche il senso stesso della propria vita, che trova espressione nell’appagamento personale e nell’equilibrio interiore. Soprattutto la generazione più anziana compresa tra i 60 e i 74 anni vede in modo pressoché totalitario (94%) una correlazione tra soddisfazione e un’aspettativa di vita più elevata. 

In ultima analisi, la chiave o le chiavi per una lunga vita in piena salute si trovano dunque nelle nostre stesse mani. E questa è anche l’opinione condivisa fra le persone interpellate per il «Sanitas Health Forecast 2024»: l’84% ritiene che una prevenzione proattiva e uno stile di vita sano costituiscano i fattori chiave per un incremento della speranza di vita. Per le persone di età superiore ai 45 anni, la responsabilità individuale è il fattore decisivo per invecchiare in salute: esse sono infatti convinte che proprio in questo ambito sia necessario un cambiamento radicale affinché la vita resti degna di essere vissuta anche nella terza età. In via ipotetica la maggior parte degli intervistati (55%) sarebbe peraltro disposta a cambiare il proprio stile di vita in modo radicale se così fosse possibile vivere il più a lungo possibile in piena salute. 

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