Dossier: Un cuore sano

Infarto cardiaco: sintomi nelle donne

Il cuore di una donna batte diversamente, per lo meno quando si tratta della sua salute. Benché fino alla menopausa le donne siano biologicamente meglio protette da un infarto, dopo, ne muoiono più frequentemente degli uomini. Questo poiché spesso i sintomi vengono interpretati in modo sbagliato.

Testo: Katharina Rilling; foto: Unsplash/Gantas Vaičiulėnas

Negli uomini i classici sintomi di un infarto sono senso di oppressione, dolore lancinante al torace e incapacità di sollevare il braccio sinistro . Tuttavia, i sintomi di un infarto nelle donne sono meno conosciuti. Il fatto è che gli attacchi di cuore sono ancora considerati una patologia tipicamente maschile. A torto, specifica la cardiologa dr. med. Belinda Nazan Walpoth, che dirige il consultorio speciale «Frau und Herz» (donna e cuore) presso l’Inselspital di Berna: «Le donne soffrono di problemi cardiaci tanto spesso quanto gli uomini. In realtà, alle nostre latitudini gli infarti cardiaci sono la loro principale causa di morte e non, come si potrebbe supporre, il cancro al seno».

Spesso le donne non sospettano di poter avere un cuore malato. E non passa nemmeno per la mente ai loro mariti o ad alcuni dei miei colleghi o delle mie colleghe. Per fare un esempio ci racconta di una donna, sulla cinquantina, leggermente sovrappeso e con un tasso elevato del colesterolo: «Si è rivolta al suo medico di famiglia perché si sentiva molto stanca e aveva dolori all’addome, in un periodo in cui tutti erano raffreddati. La donna ha descritto di non riuscire a sollevare le braccia dalla stanchezza. Al telefono le è stato consigliato di riposare perché non aveva la febbre e di richiamare se la situazione fosse peggiorata. Dopo due ore, la donna si è presentata in ambulatorio completamente esausta. La diagnosi: infarto! La donna è stata immediatamente inviata all’ospedale centrale e il vaso sanguigno occluso è stato liberato. L’ho vista tre mesi dopo per un controllo. Non si sarebbe mai aspettata un infarto».

Infarto: quali sono i sintomi nelle donne?

Un grande problema è che i sintomi della donna non vengono sempre riconosciuti come tali. E in caso di emergenza bisogna agire subito: «Il vaso ostruito deve essere sbloccato il prima possibile per prevenire la perdita di tessuto», spiega la cardiologa.

Se le donne non provano i sintomi «classici» come fitte al torace o irradiazione del dolore al braccio sinistro, spesso non prendono sul serio i sintomi o li interpretano in modo sbagliato. Bisogna fare attenzione, per esempio, se una donna si sente improvvisamente molto stanca, soffre di affanno, disturbi del sonno, problemi digestivi, intorpidimento alle braccia e/o dolori alla schiena o alle gambe. Questi sintomi possono sembrare a prima vista innocui, ma possono preannunciare un attacco di cuore già giorni o settimane prima. Troppo spesso vengono attribuiti a raffreddore, tensione muscolare, disturbi della menopausa o a stress. Ma chi va dal medico semplicemente perché prova stanchezza e mal di pancia? «Alle donne che accusano dolori all’addome, improvvisa mancanza di respiro e stanchezza consiglio di solito di andare in ospedale, soprattutto se soffrono anche di diabete o della sindrome metabolica, ovvero alti livelli di colesterolo, pressione o glicemia», spiega la cardiologa.

Le donne che subiscono un infarto di solito accusano sintomi diversi da quelli degli uomini:

  • Dispnea / fiato corto
  • Nausea e vomito di origine non chiara
  • Pressione al torace, alla schiena o all’addome.
  • Dolori alla mandibola e al collo
  • Stanchezza

Ma possono manifestarsi anche i sintomi «classici» elencati dalla Fondazione Svizzera di Cardiologia:

  • Forte pressione e dolori costrittivi o urenti al torace (di durata superiore a 15 minuti), spesso associati a mancanza di respiro e paura di morire.
  • A volte (!) irradiazione del dolore a tutto il torace, a entrambe le spalle, alle braccia, al collo, alla mandibola o alla parte superiore dell’addome.
  • Possibili sintomi associati sono pallore, nausea, debolezza, sudorazione, affanno, polso irregolare.
  • Il dolore è indipendente dai movimenti del corpo o della respirazione e anche dopo l’assunzione di nitroglicerina non scompare.

Fattori di rischio: cosa fa ammalare il cuore delle donne? 

Le donne hanno in media dieci anni in più degli uomini quando subiscono un infarto. Questo spiega in parte anche la maggiore mortalità in caso d’infarto, nonostante vengano curate allo stesso modo: con l’avanzare dell’età, aumenta il rischio che la malattia sia letale. Mentre gli uomini hanno maggiori probabilità di subire un attacco di cuore già dall’età di 50 anni, il rischio di malattie cardiovascolari nelle donne aumenta solo circa dieci anni dopo. Si presume che gli ormoni femminili offrano una protezione biologica che diminuisce dopo la menopausa. «Consiglio alle donne di chiedere al loro medico di famiglia di determinare un profilo di rischio al più tardi all’inizio della menopausa (colesterolo, glicemia, pressione arteriosa, peso, nicotina, anamnesi familiare). L’ideale sarebbe se lo facessero anche molto prima. Se si appartiene al gruppo a rischio e si hanno dei disturbi, si dovrebbe andare direttamente da un cardiologo o una cardiologa per un chiarimento», consiglia Walpoth. 

I fattori di rischio tipici sono uguali per entrambi i sessi: ipertensione, colesterolo alto, stress, sovrappeso, diabete e fumo fanno male al cuore. Tuttavia, molti fattori hanno un effetto più marcato sull’organismo femminile.

Il rischio di soffrire di una malattia cardiaca nelle donne diabetiche è molto più alto che negli uomini. Inoltre, il cuore femminile sembra reagire in modo più negativo al fumo di sigaretta. Il rischio di subire un infarto è del 25% più alto per le donne che fumano rispetto agli uomini che hanno lo stesso vizio. Se la fumatrice prende poi anche la pillola contraccettiva, questo ha un effetto molto più negativo sulla salute del cuore, in quanto possono formarsi coaguli di sangue. Anche lo stress costante e la depressione danneggiano il cuore delle donne più di quello degli uomini. Esattamente come piccole quantità di alcol.

Le donne hanno inoltre alcuni fattori di rischio uniche dell’organismo femminile, come le mestruazioni precoci (età inferiore ai 10 anni), l’inizio precoce della menopausa e le complicazioni durante la gravidanza come la pre-eclampsia e l’eclampsia. La cardiologa aggiunge: «Oggi molte donne fanno fatica a conciliare famiglia e lavoro. Sappiamo che lo stress è un importante fattore di rischio per le donne».

Prevenzione e cura: cosa aiuta il cuore delle donne?

Tutti sanno che uno stile di vita sano fa bene anche al cuore: una dieta equilibrata, esercizio fisico regolare, poco stress, un peso corporeo ideale e la rinuncia al fumo e a un eccessivo consumo di alcol. È inoltre consigliabile far controllare regolarmente la pressione sanguigna, il colesterolo e la glicemia. «Il consiglio più importante è quello di affrontare i fattori di rischio in modo preventivo, di sottoporsi a controlli medici preventivi e, se sono necessari dei medicinali, assumerli.

A proposito, per molto tempo negli studi medici le donne venivano trattate come uomini fragili. Tuttavia, le donne reagiscono in modo diverso a molti medicinali non solo a causa del loro peso corporeo inferiore. I loro vasi sanguigni hanno anche caratteristiche diverse. La «medicina di genere» ci permette di affrontare e sensibilizzare gli aspetti specifici delle donne nella prevenzione, diagnosi e trattamento delle malattie cardiovascolari», spiega la dottoressa Belinda Nazan Walpoth. «La consapevolezza che il cuore delle donne batte in modo diverso e ha bisogno di una terapia diversa è d’importanza vitale».

Fatti sul cuore 

  • Il cuore è un muscolo grande quanto un pugno e pesa circa 250 grammi nelle donne e 300 grammi negli uomini.
  • Ogni anno in Svizzera circa 30 000 persone sono colpite da un evento coronarico acuto (infarto cardiaco e/o angina pectoris).
  • Gli attacchi di cuore sono la prima causa di morte al mondo.
  • Quattro emergenze cardiache su cinque si verificano fuori dall’ospedale.
  • Le persone che hanno subito un infarto vengono ricoverate in ospedale con un ritardo medio di tre ore dall’insorgenza dei sintomi.
  • A proposito, le donne soffrono più spesso degli uomini di insufficienza cardiaca. La stanchezza persistente e le caviglie gonfie sono spesso attribuite all’età, ma possono anche essere un segno di questa patologia.

Fonte: www.swissheart.ch

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