Assumere correttamente le compresse

Alcuni devono prenderle ogni giorno, altri solo ogni tanto. Ma come si prendono correttamente le pillole? Il medico generico Diego Rossi dello studio mediX a Uitikon conosce la risposta.

Testo: Michelle de Oliveira; foto: iStock

Qual è il momento giusto per prendere le medicine?

«Prima dei pasti» vuol dire circa 30 minuti prima di sedersi a mangiare, «con i pasti» vuol dire mentre stiamo mangiando o subito dopo. «Dopo i pasti» deve essere definito in modo specifico da chi prescrive il medicinale. Una volta al giorno vuol dire, prendere una compressa ogni 24 ore, sempre alla stessa ora.

Come si ingeriscono meglio le compresse?

In piedi o a sedere, basta assumere una posizione rilassata. La cosa più semplice è mettere la compressa dietro sulla lingua e ingoiarla con tanto liquido.

Quali interazioni possono esserci?

Per evitare le interazioni con altre sostanze, conviene prendere le compresse con l’acqua. Caffè, tè e alcol possono influire sull’efficacia del medicinale. Lo stesso vale per determinati alimenti: rabarbaro, spinaci e bietole, ad esempio, impediscono il buon assorbimento del ferro. Alcuni medicinali sono meno efficaci se assunti con i latticini e il succo di pompelmo può aumentarne l’effetto e causare effetti collaterali. Per conoscere le interazioni tra i singoli medicinali è opportuno chiedere a uno o una specialista.

Si possono tagliare a pezzi le compresse?

Non tutte le compresse possono essere divise in parti più piccole. Alcune pillole devono poter agire in un punto preciso dell’intestino o avere un effetto prolungato. Se si rompe il rivestimento protettivo, le sostanze attive vengono rilasciate troppo presto o troppo rapidamente. Anche le scanalature centrali di alcune compresse non significano per forza che le si possa dimezzare. Quindi, dividete le compresse solo dopo averne parlato con chi ve le ha prescritte.

Come ci si ricorda di prendere le medicine?

Per non dimenticarle, conviene fare un promemoria nel calendario o scaricare l’app TOM sul telefonino.

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