Dossier: Decisioni

Vantaggi e rischi di un secondo parere

È un diritto che spetta a ogni paziente, perché spesso fa chiarezza. In alcuni casi può tuttavia essere fonte di ulteriore incertezza. Chiedere un secondo parere medico è diventato socialmente accettabile. Con questi consigli diventa più facile.

Testo: Robert Wildi; Foto: Sanitas

Quasi ognuno di noi lo ha già vissuto in prima persona: si consulta uno studio medico per problemi di salute e si esce con una marea di dubbi. I miei dolori alla pancia sono stati presi sul serio? La terapia al laser prescritta dall’oculista è davvero necessaria? La cura del cancro proposta è l’unica soluzione disponibile?

Quando ne va della nostra salute, spesso ci sentiamo insicuri. È ovvio che sentiamo il bisogno di acquisire maggiore certezza con una valutazione indipendente di un’altra persona competente. Erika Ziltener, presidente dell’associazione mantello per i pazienti (Dachverband Schweizerischer Patientenstellen, DSVP) invita a essere prudenti: «Un secondo parere spesso può essere utile, ma non sempre è migliore del primo.»

In 19 anni di attività ha potuto fare varie esperienze con secondi pareri che le sono rimasti molto impressi. Soprattutto quando si tratta di cancro, il valore di un secondo parere è molto alto. «Anche per quanto riguarda dolori alla schiena mi tornano in mente vari casi, dove metodi di cura alternativi proposti in occasione di un secondo parere hanno avuto notevoli effetti positivi e sono riusciti a evitare il bisturi.»

Un secondo parere può quindi aiutare a prendere la decisione giusta favorevole o contraria alla cura. Basta osservare qualche punto. Una breve guida di Erika Ziltener:

Quando è consigliabile richiedere un secondo parere medico?

Quando ci si deve sottoporre a un intervento importante, ad esempio un’operazione alla schiena, ma anche per la cura del cancro. Oppure quando un paziente non si sente ben informato, se manca la fiducia, si ricevono risposte insufficienti o si nutrono dubbi in merito all’intervento.

Oggi si tende di più a chiedere un secondo parere medico?

Sì, la tendenza è in aumento, perché sia i medici stessi che le organizzazioni come l’associazione mantello per i pazienti lo consigliano sempre più spesso. I costi per un secondo parere sono anche assunti dall’assicurazione base.

Secondo quali criteri si dovrebbe scegliere il medico per un secondo parere?

Si dovrebbe consultare un medico con la rispettiva specializzazione che non collabora con il medico curante. In presenza di patologie oncologiche è raccomandabile contattare direttamente un ospedale centrale, ad esempio l’ospedale universitario di Zurigo.

Chi può aiutare a trovare il medico giusto per un secondo parere?

Eventualmente, parenti o amici conoscono un buon esperto. Anche i portali online possono essere utili, devono tuttavia essere indipendenti e non perseguire interessi economici. Anche l’associazione mantello per i pazienti può essere di aiuto.

Può essere utile anche un secondo parere di una persona con un altro background medico?

In determinate situazioni vale la pena considerare cure alternative conservative. Dipende sempre dalla malattia. Per cure e interventi più importanti si dovrebbe tuttavia richiedere un secondo parere a un medico specialista del rispettivo ramo.

È sensato chiedere anche un terzo o persino un quarto parere?

Ogni medico ha un’opinione diversa. Se si consultano troppi specialisti, tendenzialmente possono insorgere più dubbi, il che rende più difficile prendere una decisione.

Come si procede se un secondo parere consiglia un approccio del tutto diverso?

Come paziente bisogna sempre informarsi bene sui vantaggi e sui rischi dettagliati di entrambe le cure, per poi poter decidere individualmente. Eventualmente vale la pena discutere nuovamente le domande in sospeso con il medico curante.

Richiedere un secondo parere intacca il rapporto di fiducia con il proprio medico?

Ogni paziente ha il diritto di richiedere un secondo parere e non deve pertanto giustificarsi. Naturalmente, in determinati casi il rapporto di fiducia può esserne leso. In tal caso un secondo parere risulta ancora più indicato.

Dovrei informare il mio medico sulla mia intenzione di chiedere un secondo parere?

Si può fare ma non è obbligatorio.

Come devo comportarmi se reagisce irritato?

Si dovrebbe spiegare al medico che si vuole un secondo parere per poter prendere una decisione ponderata e non perché si diffida del proprio medico. Se questo suscita incomprensione, viene sostanzialmente da chiedersi, se non sarebbe comunque meglio cambiare medico.

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