Dimagrire grazie a un programma nutrizionale?
La nutrizionista Dominique Remy ritiene che i programmi intensivi e i piani alimentari sviluppati in modo corretto siano un buon sistema per iniziare una vita più snella e sana.
Signora Remy, oggigiorno esistono innumerevoli programmi nutrizionali e di esercizio fisico di breve durata. Mantengono quello che promettono?
Dominique Remy: Il messaggio più importante è che per dimagrire non ci si deve mettere a dieta. Una persona sana può perdere fino a quattro chili in quattro settimane semplicemente adeguando le sue abitudini alimentari e di esercizio fisico in modo consapevole e mirato. e non di più! Altrimenti si rischia di perdere massa muscolare. Per perdere un chilogrammo di peso una persona deve rinunciare o bruciare circa 1000 calorie al giorno. I primi chili si perdono velocemente. Su un periodo più lungo è realistica una media di due chili al mese Inoltre, i programmi nutrizionali e di movimento influenzano positivamente i valori di laboratorio come la pressione sanguigna, la glicemia e il colesterolo. E oltre ai fattori misurabili, questi programmi possono anche avere effetti positivi sulla psiche, come una maggiore vitalità e concentrazione, e possibilmente un sonno migliore.
Perdere quattro chili in quattro settimane, un obiettivo allettante. Ma questi programmi hanno un effetto duraturo? Oppure servono solo a scatenare l’effetto yo-yo: dimagrire, ingrassare di più, dimagrire di nuovo, ingrassare ancora di più?
Dipende molto dall’individuo. Coloro che esagerano in queste quattro settimane facendo troppo sport e rinunciando a troppo nell’alimentazione, potrebbero avere difficoltà a integrare questo stile di vita nella loro vita quotidiana una volta terminato il programma. Cominciano a mangiare più di prima e non ne vogliono più sapere di fare sport. Le conseguenze sono forti oscillazioni di peso, frustrazione e sensi di colpa. Per avere successo si deve scoprire quali misure possono essere integrate con maggiore efficacia nella vita di tutti i giorni e quali no.
Come è nata l’idea dei programmi intensivi?
Con questi programmi si spera di riuscire a motivare le persone a partecipare, se sono convinti di potere avere successo in un periodo di tempo relativamente breve. La perdita di peso motiva almeno a stabilizzare il proprio peso a un livello più basso. Si tratta di un primo passo importante, anche se non è ancora stato raggiunto il peso ideale tanto desiderato.
Quali sono gli elementi di un programma di esercizio fisico e nutrizionale sano e intensivo?
Consiglio due o tre sessioni di allenamento a settimana con istruttore nonché chiare raccomandazioni su come i partecipanti devono organizzare i loro pasti. Inoltre, sono inclusi consigli su come imparare ad affrontare situazioni come la fame o le voglie, nonché sfide nell’ambiente familiare e professionale e come cambiare schemi comportamentali in termini di nutrizione ed esercizio fisico. Questo crea una struttura che molti trovano importante e utile.
Cosa sconsiglierebbe in quanto nutrizionista?
Sconsiglierei un comportamento troppo estremo, come per esempio «Mai più dolci» o «D’ora in poi niente più pasta e niente più pane». Invece di rinunciare completamente a un gruppo alimentare si dovrebbe trovare una buona via di mezzo mangiando di tutto ma in quantità normali. Così ci può stare anche qualche biscotto o un pezzetto di cioccolato.
E il movimento?
Fare movimento spesso e in modo regolare aiuta sia a dimagrire che a mantenere il peso. È più facile abituarsi gradualmente a più movimento. Ovvero, integrare il movimento nella vita di tutti i giorni, prendendo per esempio le scale invece dell’ascensore, andando più a piedi e integrando consapevolmente delle isole di movimento nel vostro programma giornaliero. Alcuni preferiscono allenarsi da soli, altri prediligono l’allenamento in coppia o in gruppo. Si tratta di scoprire cosa ci piace fare. Le possibilità di aumentare l’intensità, come per esempio con l’allenamento a intervalli e l’allenamento muscolare individuale aiutano a gestire il peso. Hanno un effetto più duraturo se accompagnati da un esperto. Tutto questo può essere testato per alcune settimane come parte del programma intensivo; così si può valutare meglio cosa si riesce a integrare nella vita quotidiana.
E dopo le prime quattro settimane?
L’ideale sarebbe di fare un punto della situazione con uno specialista e di valutare quali misure sono state facili da adottare e quindi potrebbero essere integrate nella vita di tutti i giorni. L’importante è che un programma di questo tipo non rimanga un evento breve e isolato, ma che sia lo spunto per cambiare il comportamento in ambito di alimentazione, esercizio fisico e rilassamento a lungo termine.

Dominique Remy, 38 anni, dietista HF/ASDD diplomata e consulente in psicologia alimentare IKP, lavora per Medbase a Zurigo-Oerlikon, Kloten e Winterthur.