Dossier: Salute del cervello

Ecco come mantenere giovane il cervello

Possiamo contribuire attivamente a mantenere il nostro cervello in salute il più a lungo possibile? Se sì, come? Il neuropsicologo e responsabile della Memory Clinic di Basilea, il professor Andreas Monsch, fa il punto sullo stato attuale delle conoscenze.

Testo: Michael Suter; video: Simon Keller e Michael Suter

Per molti versi, il nostro cervello è simile a un supercomputer moderno: veloce, potente, con una rete di cellule nervose che lavora giorno e notte. Perché il nostro corpo funzioni è necessario che le varie aree del cervello comunichino tra loro. Solo così è, ad esempio, possibile afferrare una bottiglia d’acqua.

Simile al PC, anche il nostro cervello invecchia con il passare degli anni: i nomi sono più difficili da ricordare e le cose nuove sono meno facili da apprendere. «La smemoratezza che ostacola alcuni anziani soprattutto nella loro vita quotidiana non è mai qualcosa di normale, ma sempre segno di un processo patologico», afferma il neuropsicologo Andreas Monsch, professore presso la Memory Clinic di Basilea.

Il segreto sta nel piacere

Il paragone con il PC, ovviamente, funziona soltanto in parte poiché il nostro cervello non è in grado di liberare o aggiungere spazio nuovo, in modo da aumentare velocità e prestazione. Tuttavia, il neuropsicologo ritiene che le persone sane abbiano la possibilità di mantenere in forma le cellule cerebrali o di riattivarle. Una partita a scacchi, ballare, leggere o una conversazione interessante tra amici: non esiste l’attività che vada bene per tutti, o per nessuno. È più importante trovare qualcosa che facciamo con piacere e che ci entusiasmi di volta in volta senza essere ripetitiva.

Il fumo fa male anche al cervello

Oltre a questo tipo di allenamento attivo delle prestazioni cerebrali, esistono altri fattori che influenzano il cervello. Ad esempio, è stato dimostrato che i contatti sociali, lo sport e una dieta sana hanno un effetto molto stimolante e quindi positivo sul cervello. Il consumo eccessivo di tabacco e di alcol, invece, è controproducente.

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