Dossier: Escursionismo

Quando l’altitudine fa battere più forte il cuore

Ho 35 anni e mi sento in forma. Ma quando sono in montagna e supero quota 2500 metri, il mio cuore inizia a battere all’impazzata e ogni passo diventa una fatica. È normale?

Medgate: A partire da circa 2000 m s.l.m. possono manifestarsi i sintomi del mal di montagna acuto dovuti al calo di ossigeno in altitudine e quindi nel sangue. Oltre a un battito cardiaco accelerato, i sintomi tipici possono essere: mal di testa, inappetenza, calo dello stato fisico e mentale, nausea, vomito, vertigini, disturbi del sonno, turbamento della coscienza, temperatura corporea elevata e gonfiore a mani, piedi e palpebre.

Il mal di montagna acuto può colpire uomini e donne, giovani e anziani; tuttavia è molto raro dopo i 50 anni. Dal 20 al 40 percento degli alpinisti ne soffre. Ma sono in molti a non esserne consapevoli poiché i disturbi si manifestano soltanto dalle6 alle 12 ore successive all’esposizione all’altitudine e scompaiono da soli. I sintomi aumentano dopo i 3000 m s.l.m.

Salita lenta

Ecco come prevenire il mal di montagna: non salite più di 300 a 500 metri al giorno. In questo modo date al vostro corpo il tempo di cui ha bisogno per abituarsi alla nuova situazione. In caso di lievi sintomi può essere sufficiente un giorno di riposo all’attuale altitudine. Se i disturbi non migliorano dopo un giorno, si consiglia di scendere a valle. Se i sintomi sono molto pronunciati, si consiglia di scendere immediatamente a valle e in compagnia.

Bambini in altitudine

Le famiglie non devono prendere particolari precauzioni quando vogliono fare un’escursione in montagna: i bambini reagiscono allo stesso modo degli adulti. Tuttavia non è prudente salire a quote superiori ai 3000, 4000 metri con bambini in età prescolare. Inoltre consigliamo di dormire al di sotto dei 2500 m s.l.m.

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