App al microscopio: i tre omini del sonno

Sleep Better
Come funziona esattamente? Nel mio smartphone sono integrati dei sensori che registrano il ciclo del sonno basandosi sui rumori e sui movimenti che si fanno dormendo. Avvio l’app e le comunico di avere praticato sport, di aver bevuto più caffè che acqua e di aver cenato tardi. Così cerco di scoprire come si ripercuote la mia giornata sulla qualità del sonno.

Ora posiziono lo smartphone vicino al cuscino. La mattina dopo, la melodia del buon umore mi sveglia dolcemente. Mi sento fresco e dinamico. Secondo l’analisi lo stato di veglia è durato 10 minuti, il dormiveglia 1 ora e 45 minuti e la fase di sonno profondo 6 ore e 20 minuti. Ne risulta un’efficienza di sonno del 98%.

Conclusione

L’app Sleep Better permette di analizzare senza apparecchi aggiuntivi le proprie abitudini relative al sonno.

App Calm
Come funziona? Gli studi suggeriscono continuamente che la meditazione può essere efficace per chi ha problemi ad addormentarsi. Inizio e mi viene chiesto quali sono i miei obiettivi: addormentarmi meglio, ridurre lo stress, essere grata;  se l’app può aiutarmi anche con solo uno dei miei obiettivi, sono soddisfatta. Il design sobrio e l’interfaccia utente scura mi piacciono, e anche se nella schermata iniziale mi viene presentato un lago di montagna al chiaro di luna, l’app non sembra esoterica (il che è una sorpresa positiva per me come principiante della meditazione). Ora si possono selezionare meditazioni guidate e libere di diverse lunghezze. Anche le storie della buonanotte per gli adulti, gli esercizi di respirazione e la musica dovrebbero calmare la mente. Scelgo una breve meditazione, la voce è piacevole. E funziona incredibilmente bene: dopo qualche minuto mi sono addormentata.

Conclusione
L’app promette: «Più sonno, meno stress. Vivere meglio.» Un obiettivo ambizioso che non può essere raggiunto dall’oggi al domani. Ma posso immaginare come grazie a Calma potrei riuscire ad azzittire i mille pensieri che mi frullano in testa e a prendermi più tempo per me stessa. Chi non ha voglia di seguire un corso di meditazione, ma vuole immergersi nella materia, dovrebbe provare Calm.

App Pzizz
Se la notte dormo male, l’unica cosa che aiuta è un pisolino durante la pausa pranzo. Ma a volte, dopo il powernapping sono più stanca di prima. Ecco dove entra in gioco Pzizz. Funziona così: Pzizz dichiara di utilizzare i suoni che, in base agli studi più recenti in materia di psicoacustica, dovrebbero aiutare ad addormentarsi più velocemente. I suoni cambiano ogni volta, in modo che il cervello non si abitui ad essi, ma non troppo, affinché riconosca Pzizz e lo associ al «rilassamento». In questo modo, l’effetto dell’app dovrebbe durare a lungo.

Ho la possibilità di scegliere fra tre moduli: sonno, pisolino, concentrazione. L’ultimo riguarda il lavoro, che viene così supportato dalla musica. Ma decido di usare la funzione pisolino e voglio dormire per una mezz’oretta. Sento il rumore del mare e strani suoni come se provenissero da un altro pianeta. L’atmosfera è drammatica e all’inizio è difficile lasciarsi andare. Ma poi mi addormento e mi sveglio puntuale e dolcemente.

Conclusione
Il suono è ottimizzato per le cuffie, quindi assicuratevi di ascoltare con le cuffie per godere appieno dell’effetto. Con un po' di pratica, sarete sicuramente in grado di addormentarvi velocemente.