Dossier: Il nostro bebè

Quando inizia a mangiare il bebè?

A circa sei mesi di età, il bambino ha bisogno di più energia e sostanze nutritive di quanta ne contenga il latte materno e il latte in polvere. A questa età, oltre alle sue capacità motorie, anche il suo sistema digestivo, immunitario e metabolico è maturo per la pappa. Tuttavia, il cambiamento richiede sensibilità e pazienza.

Testo: Sonja Brunschwiler, Textarbeit.ch; foto: Unsplash

Piccoli buongustai alle prime armi

Tra il 5° e il 7° mese un bambino ha acquisito le competenze necessarie per mangiare la pappa vegetale. Ma non è così semplice. Mentre prima la lingua doveva essere spinta in avanti per succhiare, ora ha il compito di spingere la pappina indietro. «È utile attendere finché il bambino sa stare seduto in posizione eretta e tenere la testa dritta», afferma Annina Pauli del Centro nutrizionale di Zurigo. Offrite al vostro bambino un cucchiaio di pappina ogni tanto, in questo modo potrete scoprire se ha già voglia del nuovo cibo.

Prendetevi tempo

Iniziate sostituendo la poppata con la pappa a pranzo, in quanto la maggior parte dei bambini in questa parte della giornata sono svegli e di buon umore. Se non funziona, offritegli il seno o il biberon e riprovate nei giorni successivi. «Ogni bambino ha il suo ritmo», afferma Annina Pauli; quindi il passaggio ai cibi solidi può durare diverse settimane. Eliminate una poppata completa solo quando il bebè riesce a saziarsi con la pappina. Nella fase successiva è possibile introdurre il cibo complementare la sera.

Una sapore alla volta

Poiché il latte materno ha un sapore dolce, le pappe di verdure dolci sono migliori all’inizio, per esempio quelle di carote, patate dolci o zucca. Tuttavia non esiste una regola sul primo cibo corretto da introdurre, spiega l’esperta. L’ordine dei pasti introdotti può essere adattato alle preferenze individuali e alle circostanze culturali della famiglia. «All’inizio, tuttavia, è consigliabile offrire nuovi alimenti separatamente alcune volte, poiché troppi sapori diversi in una sola volta possono sopraffare il piccolo corpo».

Panoramica

Dal 5° al 7° mese:

Introduzione di cibi complementari con semplici pappe vegetali; in seguito aggiungere patate, riso, carne ecc.

Fino a 8 mesi:

Fino a tre pasti complementari al giorno

Da 9 a 11 mesi:

Fino a quattro pasti complementari al giorno

Da 12 a 24 mesi:

Fino a quattro pasti supplementari al giorno e fino a due spuntini come pane, frutta o verdura (da 1 anno in poi, la maggior parte dei bambini mangia quello che mangiano gli adulti)

Vasetto o pappina fatta in casa?

Le pappine per bambini fatte in casa richiedono un po’ di tempo, ma si sa esattamente cosa c’è dentro. E anche se al bambino non piace: si può congelare la pappina in porzioni e il lavoro non è stato vano. Con le pappe nei vasetti prestare attenzione a quanto segue:

  • Scegliere ingredienti da agricoltura biologica, se possibile.
  • I vasetti non devono contenere sostanze aggiuntive (come conservanti), zucchero, dolcificanti, sale o spezie.

Attenzione a latte & co.

«Latte e yogurt sono consigliati solo in piccole quantità come aggiunta alla pappa», afferma Annina Pauli. Altri prodotti a base di latte vaccino, come il formaggio e il quark, dovrebbero essere consumati solo a partire dall’età di due anni, in quanto non soddisfano ancora le esigenze nutrizionali del bambino con la loro elevata densità proteica.

L’importanza dei fluidi

Anche con un’alimentazione complementare, il bambino potrebbe voler bere il latte materno o il biberon, ad esempio la mattina dopo il risveglio o la sera prima di andare a letto. «Due decilitri di liquidi al giorno sono ottimali», spiega Annina Pauli. «L’acqua o il tè non zuccherato, come il tè al finocchio, sono le bevande ideali.»

Intervistata

Annina Pauli è nutrizionista diplomata e lavora presso il Centro nutrizionale di Zurigo, ernaehrungszentrum.ch (in tedesco). È specializzata in alimentazione in gravidanza, di neonati, bambini e famiglie.

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