Psoriasi: cause, sintomi, cure
Circa 170 000 persone in Svizzera soffrono di psoriasi, una delle malattie della pelle più comuni. La sofferenza di chi ne è affetto non è solo dovuta all’intenso prurito. Come nasce la malattia e cosa si può fare?
La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica della pelle, ma non è contagiosa. La maggior parte delle persone colpite soffre di psoriasi comune (psoriasis vulgaris): aree cutanee arrossate e squamose, argentee e lucide che possono dare prurito. L’estensione di queste chiazze squamose varia da persona a persona.
Mentre in alcune persone sono colpite solo alcune parti del corpo, spesso i gomiti, le ginocchia o il cuoio capelluto, in altre le cosiddette placche coprono un’ampia area del corpo. Queste placche si sviluppano perché la superficie cutanea si rinnova troppo rapidamente: alla pelle sana sono necessari in media 28 giorni, mentre per le lesioni da psoriasi bastano solo da 3 a 8 giorni. Le aree colpite si asciugano e screpolano, il che può essere doloroso. Ma perché la pelle reagisce in questo modo?
«La psoriasi è una malattia autoimmune. Cioè il sistema immunitario del paziente si attiva da solo a causa di segnali errati, senza l’aiuto di agenti patogeni esterni», spiega il prof. Worf-Henning Boehncke, primario di dermatologia all’Ospedale universitario di Ginevra, che sottolinea: «La psoriasi non è contagiosa né ha a che fare con la mancanza di igiene. È semplicemente un’infiammazione della pelle.»
Poiché la psoriasi si manifesta principalmente sulla pelle ed è quindi ben visibile, le persone affette soffrono molto anche dal punto di vista psicologico. «I pazienti e le pazienti affette da psoriasi sono soggette a molti pregiudizi. A uno dei miei pazienti un bagnino ha persino ordinato di uscire dalla piscina. È una cosa inaccettabile. Il pubblico deve essere informato meglio.»
Cause della psoriasi
Non si conoscono del tutto le cause scatenanti della psoriasi. È certo che la malattia infiammatoria in sé non è ereditaria, ma solo la predisposizione a essa, per cui non esiste un gene specifico della psoriasi. «L’influsso genetico è anche relativamente piccolo», afferma il prof. Boehncke. «Inoltre, la predisposizione ereditaria non porta necessariamente all’insorgenza della malattia.» Fattori scatenanti sono diversi geni e ulteriori fattori. Le seguenti cause, tra le altre, svolgono un ruolo importante:
- stress psicologico (per cui il 40-60% delle persone colpite non reagisce allo stress)
- infezioni e malattie (in particolare tonsillite, angina streptococcica o germi della pelle)
- irritazioni meccaniche della pelle come sfregamento, punti di pressione o lesioni
- disturbi metabolici
- fattori ormonali
- fumo
- consumo eccessivo di alcol
- medicinali (p.es. farmaci antimalarici, betabloccanti, litio)
- grave obesità
- influssi ambientali
Sintomi e malattie concomitanti
Il decorso della psoriasi può essere molto diverso e si manifesta a poussée. Ci sono sempre fasi in cui la situazione migliora o le placche scompaiono completamente. «anche senza terapia», afferma Boehncke. «Ma non è mai permanente.»
La ricaduta inizia di solito con piccole alterazioni della pelle poco evidenti. Le papule [ispessimenti nodulari della pelle] iniziano a squamarsi e a crescere in placche delle dimensioni di un palmo. Nella forma più grave, tutta la pelle è arrossata, ma questo è molto raro. La psoriasi si manifesta spesso anche sul cuoio capelluto peloso e sulle unghie di mani e piedi.
Inoltre, possono verificarsi malattie concomitanti, le cosiddette comorbidità. Queste possono essere o meno correlate alla psoriasi:
Artrite psoriasica
Malattie cardiovascolari (malattie cardio-circolatorie)
Grave sovrappeso (obesità)
Diabete mellito di tipo II
Sindrome metabolica
Malattie intestinali croniche
Depressioni
Cura della psoriasi
La psoriasi è incurabile, ma è molto trattabile. Il prof. Boehncke spiega: «Con i mezzi odierni, le placche scompaiono completamente nella maggior parte dei pazienti. Oppure si riducono così tanto che solo occhi allenati le possono riconoscere.»
Terapia topica
Fototerapia
Terapia sistemica
Farmaci biologici
Climatoterapia
Rimedi fai da te contro la psoriasi
I rimedi fai da te possono essere utili per disturbi minori come tosse e raucedine. Nel caso della psoriasi, tuttavia, il prof. Boehncke li sconsiglia vivamente. «La psoriasi ha conseguenze non solo sulla pelle e sulla psiche, ma anche sul sistema cardiovascolare.»
Sarebbe irresponsabile non trattare la psoriasi in modo adeguato. «20 anni fa le opzioni terapeutiche erano limitate. Ma oggi non c’è alcuna paziente o alcun paziente che non possiamo aiutare. Chi soffre di psoriasi e non si rivolge a un dermatologo da un po’ di tempo, trarrà grandi benefici dal rivolgersi di nuovo a uno o a una specialista.»
Anche la medicina complementare offre diversi approcci terapeutici, ad esempio l’idroterapia o la medicina tradizionale cinese (MTC). Tuttavia, non sostituisce in alcun modo la visita dal medico. Chi soffre di psoriasi dovrebbe evitare i cibi piccanti, il consumo eccessivo di alcol e il fumo.
Si raccomanda una dieta equilibrata con molta frutta, verdura e acidi grassi omega-3, come quelli contenuti nel pesce e nell’olio di colza. Infine, ma non meno importante, il rilassamento e la riduzione dello stress influiscono l’equilibrio mentale e quindi il decorso della malattia. Ciò che porta al rilassamento e all’equilibrio dipende da ognuno di noi, come il decorso della malattia e la terapia della psoriasi stessa.

«Il sole, il calore e l’acqua salata fanno bene alla mia pelle»
Yannick Schad ci racconta come vive la psoriasi e cosa fa bene alla sua pelle.
«Nella mia famiglia sono l’unico a soffrire di psoriasi o psoriasis vulgaris, detta con il termine tecnico. Il perché resta un mistero. La mia psoriasi si manifesta sotto forma di eruzioni cutanee delle dimensioni di una moneta da cinque franchi, ricoperte da piccole squame che, se non curate, sono molto pruriginose. Fino a poco tempo fa ho vissuto in Portogallo per motivi di studio e mi sono accorto che al Sud stavo meglio. Il sole, il caldo e l’acqua salata fanno bene alla mia pelle e attenuano anche la mia psoriasi. Ora che sono rientrato in Svizzera, i sintomi sono nuovamente peggiorati. Da adolescente la mia malattia cutanea mi stressava, soprattutto quando andavo in piscina. Oggi non mi pone più alcun limite. Le parti interessate non si vedono quasi più se le tratto con una pomata a base di cortisone. Il cortisone mi accompagnerà per il resto della mia vita. Ho anche già provato con la fototerapia, ma la cura con i raggi UVB richiede molto tempo e aggredisce la pelle. Noto invece una grande differenza se seguo un’alimentazione vegetariana: da quando non mangio praticamente più carne, le eruzioni cutanee sono diminuite di molto. Ma ogni persona è diversa e deve scoprire cosa va meglio per lei.»