Dossier: Alimentazione sana

L’alimentazione influisce sulla psiche: mito o realtà?

Il nostro cibo determina davvero il nostro stato d’animo? Scoprite quali sono le abitudini e gli alimenti che rendono felici e che aiutano persino a combattere la depressione e l’ansia.

Testo: Laurina Waltersperger; foto: Sebastian Doerk

Quando ci sentiamo male, spesso ricorriamo ai dolci o ai cibi grassi. Ma il momento di felicità non dura a lungo, e dopo ci sentiamo spesso peggio di prima.

Non c’è da stupirsi, perché mangiare per sentirsi meglio funziona esattamente al contrario: come dimostrano sempre più studi, determinati tipi di alimentazione e cibi hanno un influsso positivo sulla nostra salute mentale e aiutano persino in caso di depressione e ansia.

L’influsso dell’alimentazione sulla salute mentale

Su innumerevoli siti web e sui social media ci vengono proposti sempre più alimenti, nutrienti e integratori che dovrebbero migliorare il nostro benessere mentale. Tuttavia, per comprendere meglio il legame tra la nostra alimentazione e la nostra psiche, dobbiamo partire dalla base.

Il nostro cervello controlla tutti i processi del nostro corpo 24 ore su 24 per mantenerci in vita. A tal fine, il cervello invia energia a diverse parti del corpo, ad esempio al cuore per farlo battere, ai polmoni per la respirazione, all’intestino per la digestione o agli ormoni che regolano innumerevoli processi dell’organismo.

«Non si tratta solo di ciò che mangiamo, ma anche del nostro atteggiamento nei confronti del cibo e di come lo assumiamo.»
Gregor Hasler, psichiatra ed esperto di alimentazione

Se l’apparato digerente ha improvvisamente bisogno di più energia, il cervello fa fatica a regolare i processi dell’organismo. Questo accade, ad esempio, quando abbiamo mangiato cibi estremamente grassi e difficili da digerire, quando troppi zuccheri fanno salire il nostro livello glicemico o quando abbiamo trangugiato un panino in piedi e siamo stressati, provocando un aumento repentino di adrenalina nel nostro corpo.

Cosa c’entrano i batteri con il nostro umore?

Questo ha un effetto sul nostro benessere: tendiamo a provare disagio e irritazione, invece di sentirci sazi, a nostro agio e tranquilli. Se questa condizione persiste, ad esempio se mangiamo a lungo cibi non salutari perché ci sentiamo stressati al lavoro o abbiamo problemi con il nostro partner, questo rafforza i nostri sentimenti negativi e grava sulla nostra psiche. «Non si tratta solo di ciò che mangiamo, ma anche del come e del nostro atteggiamento nei confronti del cibo», spiega Gregor Hasler. Lo psichiatra e psicoterapista è professore all’Università di Friburgo. Come medico, da diversi anni studia l’alimentazione e il suo effetto sulla nostra psiche. Il suo ultimo libro «Was uns wirklich nährt» (Cosa ci nutre veramente ndt) è stato appena pubblicato.

La ricerca si sta concentrando in particolare sul microbioma: ovvero l’insieme di tutti i batteri del nostro intestino. La composizione dei batteri nell’intestino varia da persona a persona. Ad esempio, gli studi dimostrano che il microbioma delle persone depresse è diverso da quello delle persone sane: «Mostra una minore diversità di batteri. Questo fenomeno influisce sull’umore», dice Hasler.

Se la diversità dei batteri diminuisce, si verifica uno squilibrio nel microbioma. Di conseguenza, il sistema immunitario non è più stimolato in modo ottimale, l’intestino non rilascia più solo sostanze nutritive ma anche tossine. Questo comporta a sua volta uno squilibrio degli ormoni intestinali e di conseguenza malattie mentali, tra cui la depressione.

La comunicazione tra intestino e cervello

Inoltre, la scienza ha sempre più prove del fatto che l’intestino invia informazioni direttamente al cervello, che determinano il modo in cui ci sentiamo. Entrambi gli organi comunicano tra loro attraverso il cosiddetto «asse intestino-cervello». Gli scienziati non sanno ancora con esattezza quali sono le informazioni che viaggiano dall’intestino al cervello.

Ma una cosa è certa: «L’intestino è un organo molto complesso; addirittura un organo sensoriale. Oggi sappiamo che circa l’80 percento delle informazioni sull’asse intestino-cervello viaggia dall’intestino al cervello, e non viceversa, come si pensava a lungo», afferma Hasler.

Questi alimenti mettono di cattivo umore

Quindi, se volete fare qualcosa di buono per il vostro intestino, il vostro corpo e la vostra psiche, dovreste analizzare gli effetti degli alimenti che mangiate. Esistono numerosi alimenti che possono mettere di cattivo umore, provocare depressione e ansia o peggiorarle. 

Troppo zucchero

Gli alimenti ad alto contenuto di zucchero, come i dolci o i carboidrati semplici (ad esempio il pane bianco), causano due problemi principali che mettono a dura prova la nostra psiche: da un lato, lo zucchero attiva il sistema di ricompensa del nostro cervello, che rilascia l’ormone della felicità, la dopamina. Più zucchero mangiamo, più il nostro sistema di ricompensa diventa insensibile.

Si crea un circolo vizioso: per percepire l’effetto positivo della dopamina, dobbiamo mangiare sempre più zucchero. Questo, a sua volta, porta a un aumento di peso e favorisce malattie come il diabete o malattie mentali, perché le persone colpite si sentono sempre più a disagio nel proprio corpo.

In secondo luogo, gli alimenti ad alto contenuto di zuccheri provocano un rapido aumento dei livelli di insulina per smaltire lo zucchero nel sangue. Quanto più forte è l’aumento dell’insulina, tanto più forte è il suo calo.

Quest’altalena glicemica ci fa sentire rapidamente di nuovo affamati e contribuisce a malattie come il mal di testa, l’emicrania, la depressione, la demenza, l’arteriosclerosi, l’artrite, le malattie dei reni e degli occhi e il cancro, afferma l’esperto Gregor Hasler.

Se siamo costantemente affamati, ci sentiamo a disagio e irritabili. Così mangiamo di più, il che può portare a sua volta a un aumento di peso e a problemi psicologici. In questo stato, le persone colpite hanno spesso la sensazione di non avere più sotto controllo la propria alimentazione.

Anche questo ha un effetto negativo sulla psiche. Le persone colpite spesso si sentono incapaci, stressate o si vergognano. Perdono l’autostima. Un circolo vizioso che è difficile da spezzare.

Cibi pronti e fast food

Questi alimenti non contengono praticamente nutrienti perché sono stati ultraprocessati. Cosa rimane sono: grassi non salutari, molto zucchero, sale e conservanti. Da un lato, il nostro organismo viene inondato di banali sostanze nutritive in breve tempo, dall’altro il cibo non arriva mai all’intestino crasso.

L’intestino crasso è la parte dell’apparato digerente in cui i nutrienti vengono digeriti in modo molto più differenziato. Estrae i nutrienti salutari per il nostro organismo da quello che mangiamo. Quindi, quando mangiamo fast food, in questa parte dell’intestino non arriva nulla da digerire, con conseguenze negative per la nostra salute.

Alcol

Spesso rimuoviamo i pensieri negativi con l’alcol. Tuttavia, alla sbornia segue di solito un calo emotivo e ci sentiamo peggio di prima. Inoltre, gli studi dimostrano che anche quantità minime di alcol danneggiano le cellule del nostro corpo e favoriscono le malattie.

Coffeina

Il caffè ha un forte effetto stimolante sul nostro sistema nervoso. Un consumo elevato può portare a stati di inquietudine interiore, ansia, irritabilità e tensione, o intensificarli. Ridurne la quantità può aumentare inizialmente la stanchezza, ma a lungo termine calma i nervi e la psiche.

Mancanza di liquidi

La migliore fonte di benessere è l’acqua: bevete a sufficienza, da 2 a 3 litri al giorno, per mantenere il corpo e la mente attivi.

Abitudini alimentari che fanno bene alla psiche

Alcuni alimenti turbano il nostro umore, altri sollevano il morale. «Ma ancora più importante per la nostra psiche è il modo in cui mangiamo», afferma il professor Gregor Hasler. Il passaggio, ad esempio, a una dieta a basso contenuto di carboidrati o con un maggior numero di probiotici e antiossidanti, ha un effetto positivo sull’asse intestino-cervello e può rafforzare la salute mentale e fisica.

7 abitudini alimentari che mettono di buon umore:

Cucinare pasti freschi

Cucinate voi stessi! Utilizzate alimenti freschi, soprattutto verdure, non utilizzate prodotti già pronti ed evitate l’uso di troppo zucchero e sale. I pasti cucinati in casa sono ricchi di nutrienti importanti per l’organismo. Se il corpo si sente nutrito, questa sensazione si ripercuote anche sulla psiche. Inoltre, rafforzate anche il vostro rapporto con il cibo, fatto che ha un influsso positivo sulla psiche.

Siate in equilibrio

Il corpo e la psiche hanno bisogno di minerali, vitamine, grassi sani, proteine e fibre ogni giorno. Perciò, nutritevi in modo equilibrato. In altre parole, assicuratevi di consumare frutta e verdura fresca in grandi quantità e varietà.

La varietà fa la differenza

Evitate di mangiare sempre la stessa cosa. Da un lato, ciò impigrisce l’intestino. Non ha quasi nulla da fare per ricavare i nutrienti complessi dagli alimenti. D’altra parte, la scarsa varietà degli alimenti può portare alla malnutrizione.

Mindfulness durante i pasti

Prendetevi del tempo per mangiare, sedetevi a tavola senza cellulare e spegnete il televisore. Masticate consapevolmente, attivando gli organi sensoriali: assaporate e annusate il cibo. Notatene la consistenza. In questo modo il cibo diventa un’esperienza rilassante e sensoriale.

Questo ha un effetto positivo sulla psiche, soprattutto per le persone che tendono a mangiare quando si sentono stressate o giù di corda. In questi casi, mangiare serve come distrazione, per coprire o calmare lo stress o la sensazione spiacevole.

Chi mangia a causa di questi riflessi spesso lo fa in fretta e senza gustare il cibo. Di conseguenza, di solito si mangiano troppe calorie perché il senso di sazietà tarda a manifestarsi. E le persone colpite spesso perdono il controllo della loro alimentazione.

Questo porta a sua volta a un circolo vizioso: «Troppe calorie di solito portano a un aumento di peso. Oltre alla perdita di controllo, le persone colpite provano spesso sentimenti di vergogna e di colpa», spiega lo psichiatra Gregor Hasler. Questo grava sulla psiche e può portare alla depressione.

Mangiare in compagnia

Anche l’aspetto sociale del mangiare è benefico per la psiche. Quindi mangiate più spesso insieme agli amici e la famiglia. Cucinate per i vostri ospiti. Prendersi cura degli altri e mangiare in compagnia aumenta la soddisfazione.

Mini digiuno

Per imparare ad avere un maggiore controllo sulle proprie abitudini alimentari l’esperto di nutrizione Gregor Hasler raccomanda il «mini digiuno». Ovvero saltare gli spuntini tra un pasto e l’altro. Mangiate solo a colazione, pranzo e cena. «In questo modo vi rendete conto che assumendo meno calorie ci si sente meglio e che siete in grado di farlo», spiega Hasler.

Questo rafforza l’autoefficacia e l’autostima. Ma questo metodo non è adatto alle persone che soffrono di disturbi alimentari, in quanto hanno una compulsione a controllarsi, che viene esacerbata dalle misure di digiuno.

Ascoltate il vostro corpo

Cos’è la fame? Molti di noi non sono più in sintonia con il proprio corpo. Spesso mangiamo ai nostri soliti orari, anche se non abbiamo molta fame. Pertanto: ascoltate di più il vostro corpo. Aspettate di sentire la fame prima di consumare il pasto successivo.

La felicità nel piatto

Se conoscete le strategie nutrizionali positive per una psiche sana, il passo successivo è fare le scelte alimentari giuste. Tuttavia, secondo Undine Lang: «Da un punto di vista scientifico, non esiste ancora una ricetta segreta per la psiche.» Lang è direttrice della clinica per adulti e della clinica privata presso l’UPK (clinica psichiatrica universitaria di Basilea).

«La ricetta segreta per la psiche non esiste ancora dal punto di vista scientifico.»
Undine Lang, psichiatra UPK Basilea

Ad oggi, mancano ancora le prove cliniche necessarie. Tuttavia, la scienza ha sempre più prove di ciò che fa bene alla psiche. Per esempio:

La cucina mediterranea

Alcuni studi hanno dimostrato che la dieta mediterranea tradizionale aiuta a combattere la depressione da lieve a grave. Essa consiste prevalentemente in verdura, frutta,
cereali integrali, grassi buoni come l’olio d’oliva, noci, semi e pesce 
e meno in carne, latticini, alimenti elaborati e zucchero.

I grassi buoni rendono felici

Il nostro cervello ha bisogno di alcuni acidi grassi per funzionare correttamente e quindi anche per controllare il nostro benessere. I più importanti di questi acidi grassi sono l’omega-3 e l’omega-6. A tal proposito, sono stati esaminati attentamente l’olio di pesce e le alternative vegane provenienti dalle alghe marine.

Oltre ad altri benefici per la salute, questi acidi grassi aumentano il livello di serotonina, l’ormone della felicità. La ricerca raccomanda di mangiare pesce di lago grasso 1-2 volte alla settimana o di assumere olio di pesce o di alghe. Anche le noci e gli avocado contengono questi acidi grassi, ma in quantità minori.

Probiotici per l’intestino

Alcuni batteri presenti nell’intestino producono vari composti neurochimici che il cervello utilizza per regolare i processi fisiologici, mentali e legati all’umore. Si tratta di sostanze messaggere come l’ormone della felicità, la serotonina, i neurotrasmettitori che hanno un effetto calmante (ad esempio il GABA) o i neuromodulatori (ad esempio la noradrenalina), che regolano l’attenzione, la reattività e lo stress.

«Il nostro studio più recente dimostra che i probiotici hanno un effetto positivo sull’umore», afferma la psichiatra Undine Lang. «Favorendo la produzione di queste sostanze messaggere, i probiotici garantiscono un miglioramento delle prestazioni cognitive e una percezione più positiva nei soggetti del test.»

Nello studio, i soggetti hanno percepito i volti presentati con un’espressione negativa come meno minacciosi rispetto ai soggetti senza probiotici.

Gli alimenti probiotici includono yogurt naturale, crauti, kefir, formaggio a pasta dura e cetrioli in salamoia.

Nervi saldi con le vitamine

La vitamina D favorisce la produzione dell’ormone dell’umore, la serotonina. E le vitamine del gruppo B aiutano il nostro sistema nervoso e quindi la nostra psiche. Le vitamine per i nervi sono le seguenti: B1, B6, B12 e B9. Quest’ultima è meglio conosciuta come acido folico. Aiuta a produrre il neurotrasmettitore dopamina, noto anche come l’ormone della felicità.

L’acido folico si trova nelle verdure a foglia verde scuro, nei fagioli, nei piselli, nelle noci, nelle arance, nelle banane e nei limoni. «L’acido folico, le vitamine e lo zinco hanno un effetto positivo sulla psiche e possono contribuire a migliorare l’umore nei casi di depressione», afferma la psichiatra Undine Lang.

La potenza delle proteine

Per consentire al nostro cervello di regolare pensieri e sentimenti, produce neurotrasmettitori. Questi sono composti 
da aminoacidi che, a loro volta, derivano dalle 
proteine È quindi consigliabile includere una quantità sufficiente di proteine in ogni pasto.

Scegliete legumi, noci, semi (in particolare i semi di canapa hanno un alto contenuto proteico), latticini, pesce, uova, formaggio, carne magra o prodotti di soia.

Carboidrati complessi

I carboidrati non godono necessariamente della migliore reputazione. Anche se sono un vero e proprio comfort food, a condizione che siano quelli giusti. Ovvero riso integrale, quinoa, miglio, patate dolci, verdure amidacee come lenticchie, piselli, mais dolce e ortaggi a radice.

Grazie alla loro struttura complessa, l’organismo lavora più lentamente e più a lungo per estrarre l’amido, ovvero lo zucchero, dagli alimenti. La produzione di insulina e i livelli di zucchero nel sangue aumentano più lentamente e con meno intensità rispetto a quando assumiamo zuccheri semplici, come quelli contenuti nel pane bianco o nei dolci.

Questo aumento delicato ha un effetto positivo sulla psiche. Alcuni studi hanno dimostrato che i carboidrati complessi riducono parzialmente il rischio di ansia.

Buon cibo per l’anima

Sono soprattutto gli alimenti di origine vegetale, come frutta o verdura, a contenere tante fibre. Queste aiutano il corpo ad assimilare più lentamente lo zucchero contenuto nel cibo. In questo modo si evitano i cali di zucchero che si verificano, ad esempio, quando si mangiano dolci, pane bianco, pasta o riso bianco, che fanno salire e scendere rapidamente i livelli di insulina e di zucchero nel sangue.

Questi cali spesso causano sensazioni spiacevoli come irritabilità, irrequietezza e tensione e possono aumentare l’ansia o la depressione.

Antiossidanti contro lo stress

Anche il nostro sistema immunitario ha un forte influsso sul nostro stato d’animo. Se siamo molto stressati per un lungo periodo di tempo, il corpo rilascia costantemente l’ormone dello stress, il cortisolo. Questo interferisce con le difese immunitarie e porta a un aumento dei livelli di infiammazione nell’organismo. Ciò fa a sua volta aumentare i radicali liberi nel corpo, che possono danneggiare le nostre cellule.

La conseguenza possono essere malattie fisiche e mentali o, ad esempio, un intensificarsi dell’ansia e della depressione. I vostri rimedi anti-stress in questo caso sono: gli antiossidanti. Aiutano a intrappolare i radicali liberi e a ridurre i livelli di infiammazione nell’organismo.

Perciò consumate più spesso bacche, verdure a foglia verde, curcuma, alimenti contenenti omega-3 come il pesce o i semi di chia.

Più gioia con i cibi fermentati

Anche gli alimenti fermentati, come i crauti, il kimchi o il miso, hanno un effetto antinfiammatorio sull’organismo e quindi favoriscono la salute fisica e mentale.

Alimentazione in caso di depressione: cosa mangiare?

Se soffrite di depressione , i consigli nutrizionali citati valgono anche per voi. «Anche se mancano ancora prove scientifiche nel campo dell’alimentazione in caso di depressione, è molto importante che chi ne soffre capisca che può fare attivamente qualcosa per il proprio benessere modificando la propria dieta», afferma la psichiatra Undine Lang.»

L’esperta ritiene che la misura più efficace sia una maggiore consapevolezza. Alcuni studi hanno dimostrato che una maggiore consapevolezza prolunga la vita. «Non è necessario che meditiate, ma prendetevi del tempo per cucinare, mangiare in compagnia, magari con gli amici, e concentratevi su questo momento con tutti i sensi.»

Gregor Hasler è professore di psichiatria e psicoterapia all'Università di Friburgo in Svizzera.

Gregor Hasler

Il professore di psichiatria e psicoterapia presso l’Università di Friburgo/Svizzera, è anche primario e responsabile del reparto di ricerca psichiatrica della Freiburger Netzwerk für Psychische Gesundheit (rete friburghese per la salute mentale). Da molti anni Gregor Hasler concentra la sua attività di scienziato e clinico sui problemi di peso e disturbi alimentari, stress e depressione.

Undine Lang è psichiatra e dirige come direttrice la Clinica per adulti e la Clinica privata delle Cliniche psichiatriche universitarie (UPK).

Undine Lang

La psichiatra è direttrice della clinica per adulti e della clinica privata presso l’UPK (cliniche psichiatriche universitarie di Basilea). Undine Lang è anche professoressa ordinaria di psichiatria all’Università di Basilea e ha pubblicato oltre 200 articoli scientifici e diversi libri.

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