Dossier: Alimentazione sana

Cosa fare in caso di perdita del gusto?

Un disturbo dell’olfatto e del gusto può avere molte cause. Dall’inizio della pandemia da coronavirus ne sono colpite più persone che mai. Con questi consigli non dovrete comunque rinunciare ai piaceri della tavola.

Testo: Jessica Braun; foto: Craig Robertson

Quando si mangia, in realtà anche il naso vuole la sua parte. Se è chiuso a causa di un raffreddore, pure i manicaretti più prelibati non danno soddisfazione. Anche una malattia da COVID-19 può causare disturbi dell’olfatto e del gusto. Altre cause possono essere allergie, polipi, un tumore, un trauma cranio-cerebrale, la chemioterapia, alcuni farmaci, l’Alzheimer, il Parkinson o, banalmente, la vecchiaia. Ciononostante, un buon piatto può essere gustato con tutti i sensi. Ecco come:

Sperimentare le declinazioni dei cinque sapori

Sulla lingua umana ci sono circa 25 000 cellule sensoriali in grado di captare i cinque sapori. Alcune aree sono però più sensibili di altre: la punta della lingua reagisce particolarmente al dolce, i lati anteriori al salato. L’acido si sente più che altro sui lati, mentre la parte posteriore della lingua è addetta all’amaro. In caso di perdita del gusto si può sperimentare con queste aree.

Fare attenzione alla varietà

se non si distinguono i sapori, si rischia di avere un’alimentazione monotona e di non assumere importanti sostanze nutritive.

Tavolozza di colori nel piatto

Cibi multicolori rendono più sazi e soddisfatti, come dimostrato da vari studi. Una dadolata di carote negli spinaci, purè di barbabietola rossa accanto a quello di patate o una tazza di golden milk con una fetta di torta al cioccolato mantengono vivi l’interesse per la tavola.

L’esaltatore di sapidità umami

L’aroma della salsa di soia o del parmigiano dona un sapore più intenso alle pietanze.

Sgranocchiare pietanze croccanti

Noci tostate, semi oleosi, arachidi o anacardi salati e tritati grossolanamente esaltano i sapori. Lo stesso vale per la frutta e verdura croccante come le mele e le carote.

Un uso oculato di sale e zucchero

Sarebbe intuitivo usarne di più, ma non conviene.

Fare squadra con altre persone nella stessa condizione

Mentre in altri Paesi esistono già organizzazioni di pazienti, nell’area germanofona queste realtà ancora non esistono. Sui social media però ci sono alcuni gruppi che intrattengono un dialogo costante sul tema.

La psicologa e ricercatrice dell’olfatto e del gusto Kathrin Ohla è membro del comitato direttivo del Global consortium for chemosensory research (GCCR). Per chi è interessato a misurare olfatto e gusto da casa, con il suo team ha sviluppato un apposito test: riech-check.de (in tedesco)

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