Dossier: Salute del cervello

Emicrania: più di un semplice mal di testa

Le persone che soffrono di emicrania spesso non vengono prese sul serio. Ma l’emicrania è un disturbo neurologico che limita fortemente la qualità della vita. Quali sono i sintomi, le cause e, soprattutto, le opzioni di cura?

Testo: Julie Freudiger; foto: iStock

Tutti conoscono il mal di testa, ma di solito non è grave. Questo è uno dei motivi per cui le persone che soffrono di emicrania sono confrontate con molti pregiudizi, che talvolta le portano a sminuire la propria sofferenza. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’emicrania è una delle malattie che incidono maggiormente sulla qualità della vita.

«In Svizzera circa un milione di persone soffre di emicrania», stima Andreas Gantenbein. Il neurologo è specializzato in cefalea e medicina del dolore. «Molte persone hanno frequenti attacchi di emicrania, ma non se ne rendono conto», afferma Gantenbein, riassumendo così il problema principale: l’emicrania è invisibile. Per chi ne soffre, la mancanza di comprensione da parte di datori di lavoro, amici e familiari di solito pesa più della malattia stessa.

«In Svizzera circa un milione di persone soffre di emicrania.»
Prof. Dr. med. Andreas Gantenbein

Cause e fattori scatenanti di un attacco di emicrania

Le cause esatte del disturbo neurologico non sono ancora del tutto note. In parole povere, il cervello di chi soffre di emicrania elabora gli stimoli prima e più velocemente, il che porta a un sovraccarico di stimoli. La predisposizione è probabilmente ereditaria. «Tra il 60 e l’80% delle persone colpite ha una predisposizione ereditaria», stima Gantenbein.

Se gli attacchi di emicrania si verificano per meno di 15 giorni al mese, si parla di emicrania episodica. Se gli episodi di emicrania si presentano più della metà del mese, si tratta di emicrania cronica. Gli attacchi spesso si verificano spontaneamente o sono innescati da cosiddetti fattori scatenanti. Un diario dell’emicrania può quindi essere utile per documentare lo stress e scoprire i fattori scatenanti individuali. I fattori scatenanti noti sono:

  • Beni voluttari, se consumati in modo esagerato, soprattutto caffè, alcol e nicotina
  • Variazioni dei livelli di estrogeni, motivo per cui le donne hanno maggiori probabilità di essere colpite da emicrania (spesso durante l’ovulazione e le mestruazioni)
  • Medicinali, in particolare quelli contro l’impotenza e preparati a base di nitroglicerina per il trattamento delle malattie cardiache
  • Influssi ambientali, in particolare i cambiamenti climatici e di altitudine; gli stimoli esterni come il rumore o gli odori sono di solito precursori piuttosto che fattori scatenanti
  • Assunzione irregolare di cibo, ipoglicemia e assunzione insufficiente di liquidi
  • Cambiamento del ritmo del sonno con sonno eccessivo o insufficiente
  • Stress, sia fisico che mentale

Attacco di emicrania: i sintomi

L’emicrania si annuncia di solito con un anticipo di 4-48 ore. I sintomi precursori sono nervosismo, euforia, sbalzi d’umore, perdita di appetito, fame vorace, brividi e sudorazione. L’emicrania in sé dura da poche ore a tre giorni e il dolore può essere lancinante: pulsante, palpitante e di solito unilaterale.

A ciò si aggiungono sintomi tipici come ipersensibilità alla luce e al rumore, nausea e vomito. È comune anche la sensibilità agli odori e al tatto. Ogni movimento peggiora il dolore. «Ma questi non sono il problema principale, perché possono essere facilmente controllati con i farmaci», spiega Gantenbein. Tuttavia, permangono sintomi vegetativi come perdita di appetito, disturbi della concentrazione e sensibilità agli stimoli. Inoltre, le persone colpite sono esauste, sensibili al dolore e hanno prestazioni ridotte per uno o due giorni dopo un attacco di emicrania.

Che cos’è l’emicrania con aura?

Circa il 10-20% delle persone che ne soffre ha un’aura prima di un attacco di emicrania. Spesso si tratta di disturbi visivi, da lampi di luce a zig-zag a punti ciechi, che iniziano in piccole parti del campo visivo e si diffondono lentamente. Tuttavia, possono verificarsi anche vertigini e intorpidimento del viso, delle mani o delle gambe. In casi rari si manifestano disturbi del linguaggio. «Un’aura dura in media dai 10 ai 20 minuti, a volte anche un’ora», spiega Gantenbein.

L’aura non lascia danni permanenti. Tuttavia, il rischio di infarto o ictus è leggermente più elevato. Questo può essere un problema, soprattutto se ci sono altri fattori di rischio come il fumo, la pillola anticoncezionale o l’ipertensione.

«Come medico, la diagnosi viene fatta rapidamente, ma i e le pazienti hanno bisogno di consigli validi e di qualcuno che li ascolti davvero.»»
Prof. Dr. med. Andreas Gantenbein

Trattamento degli attacchi di emicrania: dall’agopuntura agli oli essenziali e al succo di limone

L’emicrania è una malattia cronica non curabile. Tuttavia, gli antidolorifici, i medicinali, le terapie e gli adattamenti dello stile di vita riducono il numero di attacchi e l’intensità del mal di testa. Le persone colpite riacquistano così la loro qualità di vita. «La terapia si basa su tre pilastri: terapia acuta, profilassi e trattamenti non farmacologici», riassume Gantenbein. «Ma non esiste una cura universale. Come medico, la diagnosi viene fatta rapidamente, ma i e le pazienti hanno bisogno di consigli validi e di qualcuno che li ascolti davvero.»

Terapia acuta

Il trattamento farmacologico di un attacco acuto di emicrania deve essere personalizzato. Per il mal di testa lieve, a volte sono sufficienti gli analgesici non steroidei, come l’ibuprofene o l’acido acetilsalicilico.

Se il dolore è più intenso, si ricorre soprattutto ai farmaci contro l’emicrania del gruppo dei triptani. Oltre agli antidolorifici, è utile assumere medicinali contro la nausea e il vomito.

Profilassi farmacologica

Se gli attacchi di emicrania si verificano più di tre volte al mese e/o sono molto intensi, è opportuno adottare misure preventive. Per la profilassi sono disponibili farmaci come betabloccanti, antiepilettici, antidepressivi e calcio antagonisti. Questi medicinali funzionano bene, ma possono avere effetti collaterali.

Un’altra classe di medicinali è costituita dagli anticorpi CGRP (calcitonin gene related peptide), che sono ben tollerati. Per gli attacchi più lievi, sono efficaci gli integratori alimentari, come il magnesio, la vitamina B2 e il coenzima Q10.

Cura non farmacologica

Oltre a evitare i fattori scatenanti, bisogna assicurarsi di dormire a sufficienza e regolarmente, nonché di seguire una dieta regolare ed equilibrata. È importante anche bere a sufficienza e bilanciare la tensione e il rilassamento. Per bilanciare lo stress sono d’aiuto il rilassamento muscolare progressivo secondo Jacobson, sufficienti pause nella vita quotidiana e un moderato allenamento di resistenza tre volte alla settimana.

Anche l’agopuntura può avere un effetto positivo sull’emicrania. Per i mal di testa lievi vale la pena di provare semplici rimedi fai da te come il succo di limone nel caffè o suffumigi con oli essenziali. Se l’emicrania grava pesantemente sulla vita quotidiana e sulle attività professionali, è utile un supporto psicologico comportamentale.

Informazioni e punti di contatto

La Società Svizzera di Cefalea riunisce mediche e medici specialisti, operatori sanitari di base e scienziati che si occupano del tema delle cefalee. Sul sito è possibile trovare persone esperte, consigli terapeutici e suggerimenti pratici.

Informazioni sulla Società Svizzera di Cefalea

Esperto

Prof. Dr. med. Andreas Gantenbein è specialista FMH in neurologia e specializzato in cefalea e medicina del dolore. Prima di diventare socio dello studio di neurologia Untertor a Bülach, è stato, tra l’altro, primario di neurologia presso la RehaClinic Bad Zurzach.

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