Presto la psicoterapia funzionerà anche senza terapisti?
Dalla depressione al disturbo ossessivo-compulsivo: le terapie online sono in pieno boom. I disturbi psichici possono essere guariti anche senza una controparte umana? Un esperto dice sì!
La psicoterapia senza terapista non può funzionare! Per molto tempo Andreas Maercker, professore ordinario di psicopatologia e responsabile dell’istituto di psicologia dell’università di Zurigo, ha condiviso questa opinione. Oggi, le offerte online per i disturbi post traumatici da stress, le fobie e altri disturbi psichici sono al centro dell’attenzione del professore universitario. «Sono diventato un fervente sostenitore delle terapie online perché quasi tutti gli studi scientifici dimostrano che questo particolare tipo di psicoterapia funziona», sottolinea Andreas Maercker, aggiungendo che questo non rende superflui gli psicologi in carne e ossa.
Le terapie online sono di facile accesso
«La classica terapia in studio esisterà anche in futuro. Tuttavia, le offerte online in aggiunta sono diventate indispensabili», nonostante i segnali non verbali dei pazienti si perdano e non venga stabilito alcun rapporto con il terapista umano. Il vantaggio però sta nel fatto che la terapia tramite computer raggiunge anche i giovani e gli anziani che hanno difficoltà a consultare uno psicologo, o che non sono fisicamente in grado di recarvisi proprio a causa della loro malattia psichica, come la depressione.
Il professore universitario zurighese lo ritiene un argomento importante perché da un terzo alla metà delle persone affette da depressione, ansia, disturbi ossessivo-compulsivi o di personalità in Svizzera non viene curato; in parte ciò è dovuto a un falso senso di vergogna nel chiedere aiuto a uno psicologo o un medico.
Diversi tipi di psicoterapie online
Sul mercato sono disponibili diverse psicoterapie assistite da computer: ci sono sia i terapisti che comunicano con i loro clienti via e-mail o Skype, sia applicazioni dedicate o programmi per computer (i cosiddetti low intensity treatment) attraverso i quali gli utenti navigano da domanda a domanda e da consiglio a consiglio. E da circa cinque anni vengono testati anche i cosiddetti chatbot, che si basano sulla comunicazione sincrona e si rivolgono agli utenti, apparentemente, in modo personale.
Le più promettenti sono le combinazioni di aiuto virtuale e reale. Quindi offerte online che vengono accompagnate da un terapista. Soprattutto nel caso di gravi patologie psichiche diventa fondamentale. Tali programmi invitano, ad esempio, a scrivere periodicamente diari o lettere, che il terapista poi legge e utilizza come punto di partenza per la sua psicoterapia.
La terapia comportamentale è alla base della maggior parte delle offerte online. In altre parole, l’utente riceve consigli concreti che l’aiutano a cambiare il proprio comportamento e a invertire i pensieri negativi. Nello strumento online «Deprexis», ad esempio, le persone a rischio di depressione praticano nuovi comportamenti, guidati da passaggi di testo e audio. E imparano di più sulla malattia chiamata depressione. «Ma i contenuti sono soltanto un aspetto», sottolinea Andreas Maercker. «Altrettanto importante è il rapporto immaginario con il personaggio virtuale che ci sta di fronte. I programmi sono stati sviluppati appositamente in modo tale da far pensare che stiamo parlando a una persona intelligente che ascolta e capisce», spiega lo psicologo. Il tasso di interruzione delle terapie online è elevato. Ma chi la porta a termine ha buone possibilità di trarne profitto.